Socologia/ i movimenti sociali
I movimenti sociali
I movimenti e i partiti politici
I'esempio piú classico per il "movimento sociale" viene della sfera politica, anche se i movimenti sociali sono fenomeni piú generali, che non necessariamente coinvolgono la gestone del potere.
I partiti politici sono tipiche organizzazioni burocratiche, con una loro geranchia interna, una divisione dei compiti, una parcellizzazione delle responsibilitá e uno scopo da raggiungere.
Questi nuovi soggetti politici sono in grado di sopravivvere e di affermarsi nella competizione politica in virtú della mobilitazione che sono in grado di produrre intorno a forti esigenze di cambiamento: proprio per questo si chiamano "movimenti".
Le caratteristiche dei movimenti
Un movimento é un'aggregazione di individui che si uniscono per realizzare uno scopo comune attraverso un'azione collettiva, in contrasto con le prescrizioni di comportamento fissate dalle istituzioni esistenti nella societá.
Le caratteristiche tipiche di un movimento sono dunque:
- essere un aggregato sociale, sebbene i rapporti al suo interno siano molto piú labili che nei gruppi costituiti
- formarsi per produrre il cambiamento in certi aspetti della societá che i partecipanti al movimento ritengono inacccettabili
- rimanere estraniero alla sfera dei rapporti sociali istituzionalizzati, cioé rinunciare a un'organizzazione interna di tipo burocratico
Le fasi evolutive di un movimento
Esistono alcuni fasi evolutive che storicamente si presentano con una certta frequenza, e che appaiono dunque parte di uno sviluppo tipico, per quanto non esclusivo, dell'esperienza sociale dei movimenti.
Nella fase iniziale si ha il fermento sociale di cui si é detto, l'insoddisfazione per l'ordine sociale esistente. Segue una fase di eccitazione poporare spontanea con forme impolsive di comportamento collettivo. Ben presto, il movimento comincia a darsi una forma approsimativa di organizzazione.
La funzione del leander in un movimento é fondamentale. Un movimento dipende spesso, per la sua stessa sopravvivenza, dall'abilitá del leander; dalla loro capacitá di guidareorganizzare, rappresentare e unificare l'interno movimento.
L'istuzionalizzazione del movimento
L'istuzionalizzazione del movimento
L’istituzionalizzazione può avvenire anche senza la trasformazione del movimento in organizzazione, ma con il suo scioglimento. Infatti, l’obiettivo di ogni movimento è un’istituzionalizzazione. È normale che un movimento riuscito si trasformi in un elemento permanente dell’ordine sociale.
I fenomeni sociali destano oggi maggiore curiosità tra i sociologi, sono quelli che mostrano la possibilità che nella struttura sociale si aprano nuovi spazi per l’azione libera e spontanea dell’individuo o di gruppi non burocratizzati. Oggi le società più avanzate sono quelle in cui si cerca di porre un limite alla diffusione dello schema organizzativo burocratico e di escogitare forme organizzative alternative. La sfida della sociologia contemporanea consiste dunque nel capire come sia possibile ridurre gli effetti negativi della burocratizzazione senza rinunciare a quelli positivi della razionalizzazione.
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